Caro William, voglio ricordarti con il sorriso, ora che hai incominciato il tuo viaggio nella luce, perché per me tu non sei andato via, ma hai semplicemente “cambiato stanza”.
Caro William, sono contenta perché ho avuto il dono e l’onore di conoscerti, di studiare con te, di dirti quanto ti ho stimato e quanto apprezzassi la tua poesia, la tua arte, la cura che hai sempre messo nello stare in scena, nell’insegnare.
Sono venuta da te perché volevo studiare da clown con chi conosceva davvero il circo e tu, con l’umiltà che solo i grandi sanno avere, mi hai insegnato tante cose meravigliose, tante gag, mi hai raccontato il meraviglioso mondo del circo che dal quale venivi… e io ti ascoltavo, e venire a fare lezione con te era una grande gioia, una vera felicità…
Stamattina sono andata a prendere il naso rosso che mi hai regalato quando ho studiato con te e che ho sempre conservato come una reliquia, e che ora, mentre scrivo, indosso in tuo onore, caro Maestro. Si William, perché tu sei un vero Maestro e la tua arte rimarrà in tutti quelli che hanno avuto la fortuna e il grande dono di poter studiare insieme a te.
Sai, in questi anni ho avuto tanti allievi che mi hanno raccontato di averti avuto come insegnante, e si vedeva…
Stamattina ho sfogliato il mio quadernetto giallo con gli appunti delle tue lezioni, con le tue spiegazioni, precise, bellissime, poetiche, un mondo di bellezza, di pura poesia, perché questo è stare sul palco, poesia, amore, dono di sé al pubblico… La meravigliosa “Gag del Fiorellino”… sublime nella sua bellezza, nella sua poesia, le tue spiegazioni sulla pista del circo, quanto ho imparato da te come attrice, come insegnante… e tu che ti schernivi sempre con il tuo sorriso buono “Ma cosa ti devo insegnare, ma va…” e invece mi hai insegnato tantissimo, William caro…
William, non solo sei stato un grande Maestro, ma un uomo gentile, mai una parola fuori posto, mai un atteggiamento sopra le righe, e soprattutto la tua immensa Umiltà…
Grazie caro William, con tutto il cuore, Grazie per tutto ciò che mi hai donato e che ho sempre portato e che porterò sempre nel mio cuore di artista, di insegnante e di donna.
Ti penserò sempre sorridendo e ti voglio dedicare alcuni versi della bellissima “Preghiera di un clown” di Totò:
Dacci ancora la forza di far ridere gli uomini, di sopportare serenamente le loro assordanti risate e lascia pure che essi ci credano felici. Più ho voglia di piangere e più gli uomini si divertono, ma non importa, io li perdono, un po’ perché essi non sanno, un po’ per amor Tuo, e un po’ perché hanno pagato il biglietto. Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene, rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola, ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura. C’è tanta gente che si diverte a far piangere l’umanità, noi dobbiamo soffrire per divertirla; manda, se puoi, qualcuno su questo mondo capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri.
Dal film “Il più comico spettacolo del mondo”
Ciao William, grazie.